Magica Emi - TV Anime 

Mai Kazuki trasformata in Magical Emi

Titolo originale

Mahō no Star Magical Emi

Regia

Takashi Anno

Regia episodi

Ryo Tachiba

Soggetto

Character design

Studio

Studio Pierrot

Musiche

Keiichi Oku

Rete

Nippon Television (NTV)

1ª TV

7 giugno 1985 28 febbraio 1986

Episodi

38 (completa)

Reti italiane

1ª TV it.

agosto 1986

Episodi it.

38 (completa)

Doppiaggio it.

Guido Rutta (Direttore di doppiaggio)

Genere

Mahō no Star Magical Emi
manga

Titolo originale

Mahō no Star Magical Emi

Autore

Kiyoko Arai

Editore

Shogakukan

1ª edizione

1985

Tankōbon

3 (completa)

 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

   Magica magica Emi (Mahō no staru majikaru emi?, letteralmente, La stella della magia Magical Emi), è una serie televisiva animata prodotta in Giappone nel 1985 e adattata successivamente in un manga composto da 3 tankōbon. In Italia la serie è stata trasmessa per la prima volta nell'agosto del 1986 su Italia 1.

Trama

       Mai Kazuki è una ragazzina di 10 anni con la passione per i trucchi di magia e l'arte della prestidigitazione in generale. Figlia di una ex maga e di un pasticcere, Mai sogna di diventare un giorno una famosa e brava prestigiatrice, come il suo idolo Emily Howell, una leggendaria maga degli anni '30, e di poter entrare a far parte del gruppo dei Magical-Art, compagnia di maghi creata dai suoi nonni.

       Un giorno durante il trasloco dei nonni, in una grande villa vicino al negozio dei Kazuki, la ragazzina nota una sfera di luce che solo lei sembra riuscire a vedere e sentire. Rincorsa per tutta la casa, la sfera di pura energia va ad infilarsi in un particolare specchio portatile a forma di cuore che proprio poco prima il premuroso nonno aveva regalato alla bambina. Mai, guardando nello specchio, nota che la sua immagine non viene riflessa e che al suo posto sembra esserci un'altra dimensione fatta di tante sfere lucenti. La strana creatura, fuoriuscendo dal piccolo specchio ed infilatasi in uno più grande, materializza uno strano braccialetto che rotea fuori dallo specchio fino ad infilarsi sul polso di Mai. Il folletto cerca di spiegare alla ragazzina che con esso potrà realizzare il suo sogno che lui vede riflesso nello specchio. La bambina però, non riuscendo a vedere niente per la troppa luce, costringe Topo, questo il nome del folletto, a infilarsi nel corpo di un peluche dalle sembianze di uno scoiattolo volante, trovato fra le scatole della stanza, dando così vita al buffo e tenero pupazzo. Senza troppe domande il simpatico essere convincerà Mai a provare i suoi poteri, che la bambina userà per la prima volta proprio per salvare e chiudere uno spettacolo dei Magical-Art, trasformandosi in una bella e abile prestigiatrice che lei stessa ribattezzerà con il nome di Emi.

         La carriera della Magical Emi comincia così per caso grazie anche all'aiuto del signor Koganei (Bartolomeo in Italia), produttore televisivo, che assistendo per caso allo spettacolo dei Magical-Art rimane sbalordito dalla bravura e dal fascino della misteriosa maga, captandone subito il grande talento e il successo assicurato per gli share televisivi. Per Mai sembra essersi avverato il sogno di sempre, iniziando così a vivere tante belle e impegnative giornate come Magical Emi. La ragazzina arriverà a debuttare persino come idol, unendo ai giochi di prestigio anche delle melodiose canzoni, rendendo le sue performance sempre più appariscenti e spettacolari.

      Trascorsi l'estate e l'autunno, dopo numerosi spettacoli al confine tra veri incantesimi e illusionismo, Magical Emi e i Magical-Art vengono invitati a partecipare separatamente al Premio Emily - Magic Festival, un concorso per lanciare nuovi talenti nel mondo della magia. Il verdetto finale vedrà i giovani dei Magical-Art accaparrarsi un premio speciale della giuria per la gioia di tutti, mentre la fatidica statuetta andrà alla Magical Emi che, per la prima volta, si sentirà demotivata e distaccata dalla compagnia, avendo ricevuto un premio solo grazie alla fittizia magia dei suoi poteri. Al party organizzato per festeggiare i vincitori, i Nakamori, nonni della ragazzina, annunciano inoltre lo scioglimento della compagnia, dal momento che ormai non hanno più nulla da insegnare ai loro ragazzi, fissando l'ultimo spettacolo per il 28 febbraio.

           Mai non distinguendo più bene la realtà dal sogno s'interroga sul futuro della carriera di Emi, domandando a Topo che cosa sia per lei Magical Emi e che cosa farà quando rimarrà sola. Nonostante il folletto le dica che Emi non è altro che il suo sogno che lui vede riflesso nello specchio, la bambina non sembra convinta e un giorno guardando dei vecchi filmati di Emily Howell, arriva pian piano alla matura e difficile scelta di rinunciare ai suoi poteri, pur non essendone obbligata, consapevole che solo in tal modo avrebbe potuto davvero impegnarsi per diventare Magical Mai. Il dolce Topo le augura così buona fortuna non ricordandole però che, così facendo, avrebbe dovuto dire addio anche a lui.

       Arrivati al malinconico 28 febbraio, tutti fremono per vedere l'ultimo spettacolo della compagnia che dà il meglio di sé, fino al gran finale in cui Emi, ritrasformandosi in Mai davanti a tutti, scompare per sempre insieme a Topo ormai tornato sfera di luce dileguatasi nello specchio. Tutto è finito e Mai stringendo lo specchio e il pupazzo inanimato a sé, dà un ultimo struggente sguardo di addio all'immagine della Magical Emi, rimasta ancora per qualche secondo sul grande schermo elettronico esterno al teatro.

I Personaggi

  • Mai Kazuki - Protagonista. Sensibile, romantica e un po' maldestra, Mai ha sempre la testa immersa nella sua passione per la magia, sognando di diventare un giorno come Emily Howell, leggendaria maga degli anni '30.
  • Magical Emi - Controparte magica di Mai. Si trova per caso a salvare il primo spettacolo dei Magical-Art, venendo notata così da un produttore televisivo, grazie al quale acquisirà da subito una certa popolarità.
  • Misaki Kazuki - Fratellino minore di Mai. Bambino di 4 anni vivace e vispo, sembrerebbe lui, paradossalmente, quello più portato della famiglia a fare i trucchi magici, sottolineando il carattere più maldestro della sorella. (nome italiano: Giuppi)
  • Yūko Kazuki - Madre di Mai. Gestisce con il marito la pasticceria "Cookie". Prima di sposarsi era la più brava maga dei Magical-Art. Affascinante e ancora molto giovane, la donna è dipinta come una premurosa e dolcissima mamma responsabile, la quale però non nasconde a volte una leggera ombra nostalgica per la sua carriera di passata prestigiatrice. (È forse il personaggio meglio caratterizzato dell'intera serie grazie anche al prestigioso doppiaggio della brava Lella Costa). (nome italiano: Annie)
  • Jyunichi Kazuki - Padre di Mai. Gestisce con la moglie la pasticceria "Cookie". Maldestro e bravo pasticcere, è un uomo timido e bonaccione che appare sempre un po' seccato per il continuo parlare di magia tra i figli e la moglie, non riuscendo a capire che cosa ci sia di così tanto interessante in tale lavoro. Anche lui a volte sembra nascondere una leggera tristezza per aver fatto abbandonare alla moglie la sua carriera di maga. (nome italiano:Enrico)
  • Haruko e Yusuke Nakamori - Nonni materni di Mai. Famosi prestidigitatori da giovani, hanno una scuola di magia nella loro grande casa, chiamata "Nakamori School". (nomi italiani Fiorella e Giovanni).
  • Magical Art - Yukiko (Stella), Susumu (Daniele), Akira (Gennaro). Giovani apprendisti prestigiatori che vivono nella casa-scuola dei Nakamori.
  • Shō Yūki - Teenager di 17 anni è amico e ospite della famiglia Nakamori. Figlio di una famosa coppia di maghi, ex colleghi dei Nakamori, andata a lavorare in America, decide di rimanere in Giappone per coltivare il suo sogno di diventare un bravo pugile pur avendo un talento naturale per la prestidigitazione. Tipica figura del ribelle che non vuole seguire le orme del padre, Sho è un ragazzo generoso e gentile, rappresentando più che il ragazzo ideale, il fratello perfetto. (nome italiano: Ronni)
  • Shigeru Koganei - Produttore e autore televisivo (nome italiano: Bartolomeo).
  • Madoka Kokubunji - Manager di Emi (nome italiano: Pellecchia).
  • Topo - È un folletto dello specchio il quale, vedendo riflesso il sogno di Mai dentro di esso, dona i poteri magici alla protagonista. Le sue vere sembianze sono quelle di una lucente sfera di energia, la quale ha il potere di animare qualsiasi oggetto entrandoci dentro. In questo caso entrerà in uno scoiattolo volante di peluches. (nome italiano: Moko)

I temi della serie

         Terza maghetta dello Studio Pierrot, Magical Emi è stata dopo L'incantevole Creamy quella di maggior successo, in Italia, negli anni '80.

        Anche per questa serie è stata usata la tecnica del parallelismo temporale. L'edizione originale giapponese è stata trasmessa infatti in 8 mesi esattamente come la durata dell'intreccio; il debutto di Emi avviene in giugno e l'ultimo episodio è stato trasmesso il 28 febbraio, proprio la data dell'ultimo spettacolo dei Magical-Art. Inoltre anche qui molti episodi intermedi furono trasmessi in Giappone seguendo il calendario come per la serie di Creamy. La serie è composta di 38 episodi, trasmessi con cadenza settimanale.

         La serie della Magical Emi, pur avvicinandosi apparentemente molto ai temi affrontati in Creamy Mami, con il mondo dello spettacolo, canzoni e doppia vita della protagonista, si allontana di parecchio dalla struttura ideologica dell' "angelo della magia", proprio a partire da quella costante atmosfera malinconica e più realistica che permea tutti gli episodi, fino alla diversa concezione di fondo della storia: se infatti in Creamy è l'aspetto sentimentale e magico a prevalere, in Emi la vicenda si basa tutta sulla realizzazione di un sogno che, da quello della protagonista, si estenderà a tutti i personaggi.

         Qui l'elemento "magia" viene ad essere solo il pretesto o il mezzo, per arrivare alla consapevolezza di doversi mettere in discussione e rischiare in prima persona per realizzare i propri sogni. Non è un caso che in tale serie sia assente la classica perdita e riacquisizione dei poteri magici, ormai semplificati al massimo anche nell'oggettistica e usati esclusivamente per diventare una proiezione onirica di se stessi. In definitiva il valore più grande della serie sta nell'inedito finale, indubbiamente pessimistico, in cui i destini dei protagonisti appaiono molto meno rosei e scontati delle precedenti colleghe. Forse anche per questo, in patria, Magical Emi è rimasta la maghetta dello Studio Pierrot più popolare.

Anime

Adattamento in Italia

         L'adattamento italiano è stato curato dalla Merak film e la direzione del doppiaggio è di Guido Rutta.

         I nomi dei personaggi sono stati cambiati quasi tutti, mantenendo solo quello della protagonista Mai, che però nei titoli di coda fu scritto May. Anche il nome di Akira (Gennaro) nei titoli di coda e nell'OAV diventa Germano. Si può dire che da questa serie in poi, ebbe inizio un processo di italianizzazione molto forte negli adattamenti delle serie animate nipponiche a seguire.

Le voci dei personaggi sono:

La sigla del cartone animato è stata cantata da Cristina D'Avena.

OAV

          Subito dopo il successo della serie tv, nel 1986 fu prodotto il primo dei due OAV originali dedicati a Magical Emi. Il secondo OAV fu prodotto in occasione dell'uscita del dvd-box del 2002 ed inserito al suo interno come bonus track.

Pioggerella

              Il primo Oav è Pioggerella, titolo italiano di Mahōno star Magical Emi: Semishigure (letteralmente, Magical Emi, la stella della magia: orchestra di cicale).

L'OAV si apre con una Mai un po' cresciuta intenta a sfogliare un album di fotografie dell'estate 1985, tramite il quale si apre una sorta di episodio flashback, cronologicamente posto fra l'episodio 8 e 13, nel quale ritroviamo tutti i protagonisti immersi nella nipponica calura estiva. Stranamente assenti e sbadati quasi come immersi in un' ipnotica atmosfera caratterizzata dall'ossessivo frinire delle cicale, tutti i personaggi appaiono come assuefatti al torpore estivo che, all'apparenza, sembra essere la vera causa comune di simbolici micro problemi della quotidianità di ognuno. Solo una breve rinfrescante pioggia estiva sembrerà sbloccare e risvegliare la volontà dei singoli personaggi per risolvere le loro piccole difficoltà.

            L'OAV si chiude in maniera circolare con un ritorno al presente in cui ritroviamo Mai guardare piacevolmente con sorpresa il suo specchio nel quale per un attimo ricompaiono fiocamente le lucenti sfere di luce, quasi come richiamate dagli intensi ricordi della ragazzina racchiusi nell'album di fotografie che stava sfogliando.

              Questo insolito OAV fu trasmesso anche in Italia diviso in tre parti, dapprima col titolo unico Magica Magica Emi: pioggerella, e poi rispettivamente intitolate La rinuncia ai poteri, Il gioco del filo e L'arcobaleno. Tradotto erroneamente Pioggerella, in realtà lo Studio Pierrot con questo titolo voleva mantenere quella poetica e animista falsa riga narrativa che aveva caratterizzato la serie tv: il termine Semishigure (alla lettera pioggerella di cicale) si riferisce infatti all'ossessivo frinire delle cicale come una pioggia scrosciante, ed è spesso utilizzato per evocare in senso animista la stagione estiva nel suo fulgore.

Le canzoni di Magical Emi

          Sicuramente l'elemento musicale è uno dei segreti del successo della serie di Magical Emi, la cui qualità supera quasi sicuramente quella delle precedenti maghette, risultando anche uno dei migliori soundtrack originali dell'animazione anni '80. Le canzoni cantate da Emi nella serie tv originale sono tre di cui due sono state eseguite per la versione italiana da Cristina D'Avena:

  • I meravigliosi colori della felicità — titolo italiano e anche traduzione dell'originale Fushigi iro happiness; è la prima canzone che Emi propone nei suoi spettacoli nonché sigla di apertura e tema dell'intera serie.
  • Sognando solo te — traduzione del titolo originale Anata dake dreaming; sigla di chiusura della serie. Brano proposto in alcuni episodi come sottofondo. Intitolato in italiano La sirena tropicale questo pezzo è stato proposto come la seconda canzone di Emi al posto di quella vera.
  • La sirena tropicale — traduzione del titolo originale Tropical mermaid; è la seconda canzone che Emi propone nei suoi spettacoli a partire dall'episodio 32. Questo brano non è mai stato adattato in italiano e fu sostituito con Sognando solo te. (Questo avvenne probabilmente per il fatto che Sognando solo te, comparendo prima del 32° episodio come sottofondo, fu adattata in italiano per prima).

La cantante-doppiatrice giapponese di Magical Emi è Yoko Ōbata, popolare idol degli anni '80.

 

 

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